LINGUISITC STUDIO ED I MARKETPLACE

Amazon ed Ebay

COSA SONO? PERCHE’ USARLI? QUAL E’ IL MIGLIORE?

IL RUOLO DI LINGUISTIC STUDIO

 

 

AMAZON ED EBAY

AMAZON è stato fondato nel 1994 da Jeff Bezos ed è oggi la più grande Internet Company del mondo.
E’ nata come LIBRERIA ONLINE ed infatti nel 1997 AMAZON definiva se stesso come “la più grande libreria del mondo”. Sempre nel 1997 cominciò la sua quotazione in borsa. In poco tempo ha allargato l’offerta dei suoi prodotti aggiungendo DVD, CD musicali, elettronica, software, abbigliamento, mobilia, giocattoli, cibo ed altro. Attualmente AMAZON.IT è il primo e-commerce d’Italia.
E’ oggi uno dei più grandi retailer del mondo: nel secondo trimestre del 2017 ha registrato vendite per 37,96 miliardi di dollari.


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EBAY fu lanciato durante lo stesso periodo di Amazon (1995) e si quotò in borsa dal 1998. Inizialmente Ebay si occupava di vendite all’asta via web rispettando la sua mission di diventare “la più grande comunità di commercio online tra persona e persona”. Quindi fin dall’inizio Ebay poteva essere usata da venditori principianti o part-time, diversamente da Amazon in cui sono sempre stati presenti solo venditori professionisti.
Nel secondo trimestre del 2017 il volume di vendite realizzate su Ebay ha raggiunto 21,5 miliardi di dollari, poco più della metà di quelle di Amazon.

ebay

 

PERCHE’ USARE QUESTI MARKETPLACE

I motivi per cui si potrebbe scegliere di utilizzare queste due piattaforme non sono prettamente di ordine tecnico. I 2 marketplace tra l’altro a livello tecnico ed informatico sono piuttosto “semplici” per non dire che forse hanno anche alcune lacune da questo punto di vista.
Piuttosto Ebay ed Amazon dominano il mercato perché sui loro siti hanno saputo attrarre una “massa critica” di clienti e perché questa dimensione li ha trasformati da piattaforme in veri e propri mercati.
Ebay ed Amazon sono mercati nel senso che in essi si possono incontrare la domanda rappresentata dai clienti (ovvero le persone che frequentano il sito alla ricerca di cose da comprare) e l’offerta dei negozianti che mettono in vendita i prodotti.
Dal punto di vista del venditore utilizzare una di queste piattaforme potrebbe essere sicuramente una scelta conveniente per una ragione essenzialmente: sui marketplace il costo delle visite è a carico del marketplace stesso e non del venditore. I costi per partecipare partono da circa 30,00 € mensili con commissioni aggiuntive sulle vendite di circa il 15%, in cambio questi grandi mercati online offrono visite di qualità ed alti volumi di visualizzazioni; specie se confrontate alle visite che un e-commerce potrebbe generare da solo, in particolare durante la fase di primo avviamento.
La qualità delle visite è però forse l’aspetto più importante perché essa aumenta il cosiddetto “tasso di conversione”, diminuendo di conseguenza il costo della vendita: ed è per questa ragione che è preferibile essere visitati dalle “persone giuste” piuttosto che da “tante persone”.
Soprattutto i maggiori marketplaces attraggono proprio i clienti che vogliono comprare (ed infatti il tasso di conversione medio è in genere superiore in essi rispetto agli e-commerce di proprietà dei singoli merchant).
Come sempre, per avere successo è necessario offrire i prodotti il più possibile brandizzati o che attraggono considerevoli numeri d ricerche online.
Una volta che si comincia ad usare questi marketplace bisogna rispettare alla lettera le loro regole, e soprattutto bisogna prendersi l’impegno di interagire con i clienti offrendo loro una qualità molto elevata in termini di “customer service” (servizio clienti).
Bisognerebbe evitare in particolar modo di ricevere feedback negativi e invece cercare di ottenere recensioni il più possibile positive.
La differenza tra Amazon ed Ebay è anche nella quantità di feedback che i clienti rilasciano ai prodotti e dalla meticolosità della recensione, cosa dovuta alla diversa natura e specializzazione dei 2 marketplace.
Su Amazon l’acquirente che rilascia un feedback è circa 1 su 50. Su Ebay è 1 su 5. Ed anche di questo bisogna tener conto.

 

LINGUISTIC STUDIO ED I MARKETPLACE

Quindi aldilà della presenza sul marketplace è importante considerare anche in quale modo viene poi gestita tutta la logistica ed il rapporto col cliente, fino anche all’assistenza ed al marketing post-vendita.
Buona parte del lavoro del commercio elettronico infatti concerne la logistica: dalla gestione del magazzino, all’attività di spedizione, dal rispetto dei tempi necessari per spedire la merce (che devono coincidere il più possibile con quanto preventivamente dichiarato) alla gestione dei resi, dall’assistenza post-vendita fino alla generazione di fidelizzazione nei clienti già acquisiti, anche attraverso pubblicità e comunicazioni mirate.
Proprio in questo contesto LINGUISITC STUDIO può offrire un valido sostegno attraverso la sua esperienza nel rendere integrate le varie piattaforme di commercializzazione dell’azienda: Linguistic Studio con le sue applicazioni sincronizza il sito e-commerce ed i principali marketplace. Parliamo di EBAYSYNC e di AMAZONSYNC in questo caso. In questo modo tutta la fase logistica viene facilitata, ed inoltre coordinata con il magazzino ed il negozio reale. Tutto questo per evitare di avere spiacevoli sorprese, nella speranza invece di ricevere dei feedback positivi, per acquisire nuovi clienti e fidelizzare i vecchi.

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QUAL E’ IL MIGLIORE MARKETPLACE?

A meno che non li si giudichi solamente basandoci su volume di vendita e numero di clienti, per rispondere a questa domanda ognuno prima dovrebbe prendere in considerazione gli aspetti soggettivi e specifici.
Amazon è senza dubbio una potenza mondiale dell’E-commerce con i suoi 300 milioni di clienti. Nonostante i clienti di Ebay siano solo la metà circa di quelli di Amazon, rimangono molte opportunità per i venditori su Ebay, soprattutto per quelli che offrono prodotti vintage o di nicchia, i quali non vanno molto d’accordo con la rigida struttura di Amazon.
Per cui in conclusione la risposta alla domanda (quale marketplace scegliere?) è aperta. Dipende dal prodotto che si vuole vendere, dalle marginalità che si possono ottenere, dalla capacità di gestire tutto l’aspetto della logistica, dalle abitudini di acquisto degli stessi clienti.