Commissione Europea: più diritti per consumatori e venditori online

  • Commissione Europea: più diritti per consumatori e venditori online

L’11 aprile, la Commissione europea ha proposto una nuova norma che mira a tutelare sia i consumatori che i venditori del mondo e-commerce. Il cosiddetto “new deal”, diviso in 5 punti, mira ad aumentare la sicurezza durante le transazioni online e la trasparenza durante le comunicazioni tra cliente e venditore, dando la possibilità all’utente finale di sapere in maniera precisa se sta comprando da un privato o da un’impresa ed avere diritto a più protezioni in caso di frode. Questa proposta inoltre andrebbe ad abolire gli obblighi a carico dei venditori riguardo al diritto di recesso del consumatore.

1) Rafforzare i diritti dei consumatori online

Più trasparenza

In caso di acquisto online, i consumatori dovranno essere chiaramente informati se un prodotto o servizio è venduto da un privato o da un professionista.In caso di ricerca online, i consumatori dovranno essere chiaramente informati se un prodotto è stato sponsorizzato da un professionista o meno.

Nuovi diritti

Estensione del diritto di recesso anche a servizi gratuiti: il cliente potrà quindi recidere il contratto e quindi cancellare l’account liberamente anche da servizi che non richiedono un pagamento.

2) Dare ai consumatori gli strumenti per far valere i loro diritti e ottenere un risarcimento

Ricorso di gruppo a pratiche di commercio illecite

Sarà data la possibilità, in seguito a pratiche di commercio sleali, di fare ricorso e chiedere un risarcimento o una riparazione tramite gruppi come una associazione consumatori. Questa possibilità è già presente in alcuni stati europei, per cui sarà standardizzata ed estesa a tutti gli stati membri. Sarà inoltre data una regola comune anche per le richieste di rimborso o riparazione individuale, per le quali, al momento, non c’è una normativa comune.

3) Introdurre sanzioni efficaci per le violazioni del diritto del consumo dell'UE

Sanzioni standard per tutti gli stati europei

Attualmente non esiste una normativa unica per sanzioni in questa categoria e spesso le sanzioni non sono abbastanza elevate da avere dissuadere i trasgressori. La normativa andrebbe a regolamentare in maniera univoca per tutti gli stati membri le sanzioni, fissando una sanzione massima pari al 4% del volume d’affari annuo del professionista. Gli stati potranno tuttavia imporre anche percentuali massimali più elevate.

4) Contrastare le differenze di qualità nei prodotti di consumo

Protezione contro copie di diversa qualità

Si andrà a dare la possibilità alle autorità nazionali di valutare e contrastare attivamente la vendita di prodotti “copia”, ovvero che se pur all’apparenza sembrano essere identici ad altri, hanno in realtà caratteristiche e composizioni diverse.

5) Migliorare le condizioni per le imprese

Protezione contro i resi di prodotti usati e restituiti

La norma abolirebbe, oltre ad altri oneri, gli obblighi da parte dell’impresa riguardanti il diritto di recesso del consumatore. I clienti inoltre non potrebbero più effettuare resi per prodotti già usato e non solo provati, dando inoltre il diritto all’azienda di effettuare il rimborso solo in seguito alla riconsegna del prodotto.

Maggiore flessibilità nella comunicazione

Le imprese potranno utilizzare anche altri metodi per comunicare con i clienti, come live chat o moduli, semplicemente il cliente dovrà avere la possibilità di ricontrollare le comunicazioni precedenti, esattamente come le email.

In conclusione

Se questa normativa sarà approvata, in seguito alla discussione in Parlamento e Consiglio europeo, porterà nuovi diritti, più trasparenza e protezioni per i clienti da pratiche di vendita poco lecite, ma anche protezione per i venditori da pratiche di reso scorrette degli acquirenti. Se avete dubbi, curiosità o semplicemente volete parlare con noi di questa nuova proposta normativa, fatecelo sapere su Facebook o Linkedin, saremo felici di rispondervi ed instaurare un discorso.